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Sul Corriere Salute: gli effetti sul sonno della pandemia

Pubblichiamo in anteprima parte di un articolo del nuovo «Corriere Salute». Potete leggere il testo integrale sul numero in edicola gratis giovedì 3 dicembre oppure in Pdf sulla Digital Edition del «Corriere della Sera».

Durante il passato lockdown, in piena prima ondata Covid-19, la qualità del sonno degli italiani è peggiorata. Lo ha rilevato la ricerca di un gruppo di psicologi dell’Università di Roma Sapienza, guidati da Maria Casagrande del Dipartimento di psicologia clinica e dinamica. Secondo i risultati di questa indagine, pubblicata sulla rivista Sleep Medicine, si è passati da una prevalenza di disturbi del sonno nella popolazione generale di circa il 30 per cento, a oltre il 55 per cento, e sono aumentati anche disturbi d’ansia e sintomi di stress. Il confronto è stato effettuato tra i dati rilevati con uno specifico questionario somministrato online a circa 2.300 persone di età superiore a 18 anni, e i dati epidemiologici di base. «I risultati della nostra ricerca dimostrano che c’è stato un peggioramento delle condizioni psicologiche durante lo stato di emergenza» dicono gli autori dello studio, «anche se è impossibile capire se i risultati sono attribuibili alla paura dell’epidemia o alle misure restrittive. Alcune caratteristiche del nostro campione sono risultate maggiormente in relazione a peggiori condizioni psicologiche: l’età più giovane, il sesso femminile, il timore di aver contratto l’infezione o aver avuto un contatto diretto con persone infettate. Chi aveva queste caratteristiche mostrava maggiori probabilità di sviluppare problemi connessi al sonno, sintomi d’ansia e stress psicologico, proprio come è già stato osservato in studi precedenti realizzati in corso di epidemia Covid-19 o SARS».

 

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